Etica, comfort e hi-tech. Il Poseidonia Beach Club incassa un importante riconoscimento a livello nazionale: il premio “Best Quality and Sustainability” ed entra per il secondo anno di seguito nella prestigiosa Guida ai Migliori Beach Club d’Italia 2025, che seleziona il top degli stabilimenti balneari italiani. Ne parliamo con Gianni Rizzo, fondatore e anima del Poseidonia Beach Club, che ci racconta come è nato questo successo e cosa rappresenta per lui e per il territorio cilentano confermarsi all’apice del panorama balneare italiano quale simbolo di un turismo d’avanguardia che coniuga etica ambientale, comfort d’alto livello e innovazione.
Come ha accolto questo riconoscimento?
“È stata una grande soddisfazione. Mi sento davvero di ringraziare l’organizzazione e Audit People che ci hanno supportato in maniera egregia. Grazie alla loro azione abbiamo potuto razionalizzare e strutturare meglio quello che già facevamo da tempo: il rispetto dell’ambiente, la valorizzazione del territorio, l’approccio etico, valori che ci guidano fin dalla fondazione del Poseidonia Beach Club e che, oggi, rappresentano una linea chiara e coerente, anche grazie al supporto di consulenti esterni. E questo ci rende davvero orgogliosi: siamo diventati un punto di riferimento per altri operatori del settore”.
Quali sono stati, secondo lei, i fattori chiave che vi hanno permesso di emergere tra 300 beach club italiani?
“Senza dubbio la consapevolezza del contesto: siamo inseriti in un ambiente fragile, che va rispettato profondamente. Poi la presa di coscienza che la spiaggia è un territorio di confine, per sua natura inospitale. Per renderlo accogliente, servono attenzione, servizi e una grande cura per chi viene a cercare relax e benessere. Ecco perché puntiamo su un equilibrio tra natura e comfort”.
Questo equilibrio tra attenzione all’ambiente e comfort è percepito dai vostri ospiti?
“Sì, assolutamente. Anzi, crea una sorta di selezione naturale. Chi ci sceglie lo fa perché cerca un certo tipo di esperienza, un certo modo di vivere la spiaggia. E questo si riflette anche nell’offerta enogastronomica, che è tutta "homemade": l’olio lo produciamo noi, il vino anche, e persino i fusilli sono fatti a mano da mia suocera. È una cura che viene apprezzata, spesso in modo anche inconscio, ma che crea una fortissima fidelizzazione”.
Entrare nella Guida dei Migliori Beach Club per il secondo anno consecutivo è una conferma?
“Sì, una grande conferma e anche uno stimolo a fare ancora meglio. Abbiamo ottenuto nuovamente i Due Ombrelloni e ora anche il premio nazionale per la qualità e la sostenibilità Ma puntiamo a ottenere il massimo riconoscimento possibile: tre ombrelloni perché vogliamo continuare a crescere”.
Il beach club, quindi, non è più solo un insieme di servizi, ma una vera e propria destinazione?
“Esatto. Questo progetto punta proprio a questo: far sì che gli stabilimenti possano diventare una motivazione nella scelta della meta turistica. E nel nostro piccolo, con la presenza del Poseidonia Beach Club, l’area di Ascea si è rivalutata. Le case hanno acquistato valore, l’ambiente è migliorato. È la dimostrazione che quando si comunica e si lavora bene, i risultati si vedono”.
In questo senso, il Poseidonia Beach Club può diventare un modello replicabile?
“Lo spero. Il nostro è un vero e proprio "record di sostenibilità". Mi auguro che, con i cambiamenti in corso nella gestione delle concessioni balneari, le amministrazioni locali possano adottare criteri ispirati anche a questo tipo di valori. Sarebbe un passo importante per il futuro del turismo costiero”.
Parliamo di concorrenza, come vive il confronto con altri gestori?
“Con grande rispetto. La concorrenza può essere uno stimolo a migliorare. Purtroppo, devo dire che c’è ancora poca sensibilità su questi temi, ma spero che il nostro esempio possa contribuire a far crescere una maggiore consapevolezza”.
Che messaggio vuole lanciare agli altri imprenditori del settore balneare?
“Ai miei colleghi cilentani, spero che questo premio sia uno stimolo a competere verso l’alto. Una crescita di tutti porta benefici a tutto il territorio. A livello nazionale, invece, mi auguro che l’impegno di noi premiati venga percepito dalle Istituzioni. Il turismo balneare italiano merita di essere riconosciuto come un’eccellenza, al pari di altri settori. Sarebbe bello vedere, ad esempio, Altagamma considerare anche i migliori beach club tra le eccellenze italiane”.